Please use this identifier to cite or link to this item: https://hdl.handle.net/1889/2233
Full metadata record
DC FieldValueLanguage
dc.contributor.advisorMartuzzi, Francesca-
dc.contributor.authorPagot, Stefania-
dc.date.accessioned2013-06-27T13:56:19Z-
dc.date.available2013-06-27T13:56:19Z-
dc.date.issued2013-03-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/1889/2233-
dc.description.abstractRIASSUNTO Il benessere del cavallo, al di là di considerazioni di carattere etico, ha assunto negli ultimi anni, grazie all’evoluzione della giurisprudenza in materia, la valenza di un obbligo di legge, considerato in particolare da: Reg. CE n° 1698/2005 Sviluppo rurale 2007-2013;C.P. Art 544 ter; Codice per la tutela e Gestione degli Equidi (DM 2003); Ordinanza Martini 2011. Questo studio è stato effettuato per ottenere una visione delle condizioni di vita attualmente condotte dalla popolazione equina, indagando il tipo di management dei cavalli sportivi. Valutare il benessere è argomento complesso, non limitato alla verifica di condizioni di buona salute; le stereotipie in quanto comportamenti anormali possono essere indicative di situazioni di benessere non ottimali. Pertanto, in considerazione del fatto che i lavori sull’argomento in Italia sono pochi, si è ritenuto oggetto di estrema attualità effettuare un’indagine sulle condizioni di vita dei cavalli sportivi. Lo studio ha riguardato cavalli da corsa al galoppo (purosangue inglesi per corse in piano e ad ostacoli) e cavalli adibiti agli sport equestri: discipline del salto ostacoli, del dressage, del turismo equestre e della riabilitazione equestre, in quanto le discipline più diffuse e quindi indicative della situazione attuale. Sono stati individuati 3 centri (Merano, Pisa e Livorno) per l’allenamento e le corse al galoppo, ospitanti 30 scuderie da corsa in piano e in ostacoli, per un totale di 504 galoppatori e 9 centri ippici con 303 cavalli adibiti a varie discipline equestri, situati in centro e nord Italia. Le stereotipie riscontrate su 37 cavalli (28 galoppatori e 9 da sport equestri) erano ballo dell’orso, ticchio d’appoggio e girare nel box. I parametri indagati (scheda n°1) sono stati: scuderizzazione (tipo di box e di lettiera); alimentazione (numero di pasti; quantità di alimento concentrato e foraggio somministrarti quotidianamente); lavoro (tipo di allenamento, uso della giostra e del paddock). Sono quindi state annotate (scheda n°2) le informazioni cliniche e ambientali relative al singolo cavallo con stereotipia. I risultati hanno evidenziato un aumento dell’incidenza di comportamenti anomali per i soggetti alloggiati in box con le finestre interne rispetto a box con finestre esterne; per 3 pasti al giorno vs 2 pasti e scarse quantità di foraggio rispetto al concentrato; uso di paddock vs nessun paddock (P=0,002): più problemi con il paddock, ma si trattava di recinti di piccole dimensioni, dove il cavallo non poteva galoppare. Solo questa differenza risulta significativa. Questi dati concordano con quanto riportato in letteratura; discordano invece per quanto riguarda l’edibilità della lettiera: in questo studio l’incidenza non è più alta con lettiera non edibile. Riguardo il lavoro riferito ai cavalli da corsa, l’allenamento con canter su distanze brevi e alta velocità causa un’incidenza più alta di anomalie comportamentali rispetto al training effettuato con canter su lunghe distanze e velocità inferiori, tipico dei cavalli da ostacoli. Per gli sport equestri i cavalli utilizzati per il dressage mostravano un’incidenza più alta rispetto alle altre discipline considerate. I paddocks erano sempre recinti di piccole dimensioni, il loro uso e l’uso della giostra evidenziava un’incidenza più elevata (dati concordanti con la letteratura). Per quanto riguarda i casi clinici in alcuni si è avuta una modificazione del comportamento stereotipato per intensità e frequenza fino, in due casi, all’estinzione. In conclusione, la stereotipia è il sintomo di un disagio. I proprietari/responsabili dei cavalli adottano i seguenti atteggiamenti: ignorano il comportamento; lo reprimono; tentano di individuare la causa e cambiare management. Solo la rimozione dell’etiologia, non sempre facilmente individuabile e eliminabile, può portare alla vera estinzione del comportamento, altrimenti se ne ha solamente la repressione. Questo comporta la valutazione del singolo caso clinico, però sarebbe opportuno emanare delle linee guida per la costruzione degli impianti di stabulazione e sensibilizzare correttamente i professionisti del settore (proprietari, allenatori, cavalieri), perché il benessere equino è dato comunque da un insieme di diversi fattoriit
dc.description.abstractABSTRACT Equine welfare, apart from ethical considerations, is recently considered very important, according to the law on animal welfare (Reg. CE n° 1698/2005 Sviluppo rurale 2007-2013; C.P. Art 544 ter; Codice per la tutela e Gestione degli Equidi (DM 2003); Ordinanza Martini 2011). A welfare evaluation is often difficult, because welfare means not only health. Stereotypic behaviours are surely a symptom of poor welfare. In this research sport horse’s management is considered. Research about equine welfare in Italy is scant, so we investigated life conditions of sport horses. The study regarded thoroughbred horses (for flat and national hunter races), show jumping horses, dressage, leisure horses and horses for therapeutic riding, because these are the most popular and widespread employments, providing therefore a good indication about the situation today. We considered 3 racecourse and training facilities (Merano, Pisa, Livorno), 9 barns with 30 stables (504 horses) and 9 riding clubs (303 sport horses) located in Central and Northern Italy. Two kinds of questionnaire were used to collect information. Form n°1 considered kind of housing (type of box and bedding); feeding (number of meals, quantity of concentrates and hay), training (type of training and use of horse-walker and paddock). Form n°2 provided clinical and environmental information about each stereotypic horse. We detected the following stereotypic behaviours: crib and wind sucking, weaving, stall circling in 37 horses (28 thoroughbred horses and 9 saddler horses). Results show increasing incidence of behavioural anomalies in horses kept in box with internal window compared to box with external window; fed 3 meals vs 2 meals; fed low quantity of hay and with the use of paddock vs no paddock (P=0,002): more problems with paddock, but these were very small enclosures, were the horse couldn’t gallop. Only this difference is significant. These results are in accordance with other authors, while there isn’t concordance regarding the item “kind of bedding”: in the present study behavioural anomalies aren’t more frequent with non edible bedding. About training of racehorses, training sessions on short distances at fast canter cause a higher incidence of behavioural anomalies than sessions on long distances and slow canter, used for “national hunter” racing. As for equestrian sports, behavioural anomalies have been observed in show jumping and dressage horses. The highest incidence of stereotypies was found in horses using horse-walker and paddocks of very small dimensions (data in accordance with other authors). In conclusion stereotypic behaviour is symptom of poor welfare so it is important to care and not repress the expression of a situation of discomfort. Evaluation is necessary for each singular clinical case (in three cases, after some changes in the management the stereotypy disappeared) but it is important to provide information regarding how to build a barn, and owners, trainers and riders should be well informed to apply correct practices in every phase of horse management.it
dc.language.isoItalianoit
dc.publisherUniversità di Parma. Dipartimento di Produzioni Animali,Biotecnologie Veterinarie, Qualità e Sicurezza degli Alimentiit
dc.relation.ispartofseriesDottorato di Ricerca in Produzioni Animali,Biotecnologie Veterinarie,Qualità e Sicurezza degli Alimentiit
dc.rights@ Stefania Pagot, 2013it
dc.subjectHorses managementit
dc.subjectWelfareit
dc.subjectStereotypic behavioursit
dc.titleIl benessere del cavallo sportivo: indagine su alcuni comportamenti stereotipati nei cavalli atletiit
dc.title.alternativeWelfare of competition horses: research on some stereotypic behaviours in athlete horsesit
dc.typeDoctoral thesisit
dc.subject.miurAGR/19it
Appears in Collections:Produzioni animali, Tesi di dottorato

Files in This Item:
File Description SizeFormat 
TESI PAGOT.pdfTesi di Dottorato4.59 MBAdobe PDFView/Open


This item is licensed under a Creative Commons License Creative Commons