L'informazione sull'origine dei prodotti nel mercato alimentare europeo

Abstract

RIASSUNTO

Il mercato alimentare ha subito negli ultimi decenni profonde trasformazioni. Dalle vecchie piazze, in cui avvenivano gli scambi delle mercanzie, si è passati al mercato globalizzato senza confini. Il consumatore, se una volta acquistava gli alimenti incontrando e discutendo con il venditore, oggi sceglie i beni esposti negli scaffali. Le informazioni che consentono all’acquirente una scelta consapevole nel mercato dei prodotti agro-alimentari sono oggi fornite essenzialmente dall’etichetta, la carta d’identità dell’alimento. Tra le indicazioni che esercitano un importante ruolo competitivo nei mercati di alimenti nazionali ed esteri spicca quella del paese di origine, in grado di influenzare il processo decisionale del consumatore. Il tema dell’origine dei prodotti coinvolge diverse normative comunitarie e non presenta dei contorni uniformi, venendo associato alla provenienza, all’origine geografica, imprenditoriale o commerciale. La Comunità ha già reso obbligatorio nell’etichetta di alcuni alimenti il place of farming or origin, come nel caso delle carni bovine, dell’olio vergine ed extravergine di oliva, del miele, delle uova, dei prodotti da agricoltura biologica, ortofrutticoli e della pesca. A breve la Commissione europea adotterà delle norme di esecuzione per indicare l’origine della carne suina, ovina, caprina, di volatili e dell’ingrediente primario, e predisporrà delle relazioni sulla possibilità di estendere l’obbligo, tra gli altri, ad altre carni, al latte anche usato come ingrediente di prodotti lattiero-caseari, agli alimenti non trasformati, ai prodotti a base di un unico ingrediente e agli ingredienti che rappresentano più del 50 % di un alimento. In Italia sono state adottate iniziative tese ad estendere l’operatività del country of origin, sia a livello centrale, mediante delle regole che impongono l’origine nell’etichettatura della passata di pomodoro, del latte fresco, del pollame e della selvaggina allevata e cacciata e dei prodotti di montagna, sia a livello locale, attraverso la promozione di prodotti agricoli e alimentari muniti della certificazione “Denominazione Comunale d’origine”.

ABSTRACT

Over the past decades, huge changes have occurred in food marketing. We moved from an old market square, where people could buy or sell goods, to a global market without borders. While in the past the consumer purchased food by meeting and talking to the seller, now he simply chooses the goods on display on supermarket shelves. All the information that allow the consumer to make an informed choice in food marketing are now provided by the label, differently intended as the food’s identity card. Among those indications which have an important place in domestic and foreign food markets, the country of origin is the one which mostly affects the consumer’s decision making process. The indication of the food’s country of origin is related to a variety of Community regulations which differ not only as far its geographical origin is concerned, but also in its trading and commercialization. The food’s place of farming (or origin) is already binding for some EU products like beef, virgin and extra virgin olive oil, honey, eggs, organic products, fresh fruit, vegetables, and fish. Plus, in short the European Commission will issue some application acts concerning mandatory indication of the country of origin for pork, white meat, goat meat, poultry meat and primary ingredients, and will prospect reports regarding mandatory indication of the country of origin for other types of meat, milk (even when it is among the ingredients of dairy products), unprocessed food, single-ingredient products or ingredients which represent more than 50% of a product. Several initiatives have been taken in Italy, both at a central and a local level, to include the country of origin among the product information by means of rules that impose the indication of the country of origin for tomato sauce, fresh milk, poultry, farmed feathered game, wild birds, and mountain products by promoting agricultural products and foodstuffs called “Denominazioni comunali d’origine”.