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dc.contributor.advisorCadoppi, Alberto-
dc.contributor.authorDe Bonis, Salvatore-
dc.date.accessioned2013-06-12T09:14:02Z-
dc.date.available2013-06-12T09:14:02Z-
dc.date.issued2013-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/1889/2179-
dc.description.abstractNel presente lavoro, partendo da un’analisi storica e criminologica del concetto di “pericolosità sociale”, basata sulle teorie riconducibili alla Scuola Classica e ai maggiori esponenti della Scuola Positiva (Lombroso, Ferri, Longhi, Garofalo, ecc.), ci si è posti l’obiettivo di valutare la rilevanza che esso ha nell’ordinamento giuridico-penale, con particolare attenzione al sistema del c.d. “doppio binario”. Evidenziati i vantaggi e i limiti di detto sistema e, in particolare, della prevenzione post delictum che, appunto, ha come presupposto la dichiarazione di pericolosità sociale, ci si è posti, infine, l’obiettivo di valutare se, de iure condendo, sia giusto riproporre l’attuale sistema o se, viceversa, sia meglio apportare allo stesso dei correttivi.it
dc.language.isoItalianoit
dc.publisherUniversità degli Studi di Parma. Dipartimento di Scienze Penalistiche.it
dc.relation.ispartofseriesDottorato di ricerca in Diritto penale.it
dc.rights©Salvatore De Bonis, 2013it
dc.subjectSocial dangerousnessit
dc.subjectInsanityit
dc.subjectStalkerit
dc.titleLa pericolosità sociale nel diritto penaleit
dc.title.alternativeThe social dangerousness in the criminal lawit
dc.typeDoctoral thesisit
dc.subject.miurIUS/17it
Appears in Collections:Giurisprudenza. Tesi di dottorato

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