Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/1889/1604
Titolo: Drammaturgia transtestuale. Martin Crimp fra autocitazione e riscrittura
Autori: Capitani, Maria Elena
Data: giu-2011
Document Type: Article
Abstract: Il drammaturgo Martin Crimp, autore contemporaneo di talento misteriosamente 'oscurato' oltremanica, ha plasmato un originale territorio transtestuale, noto come Crimpland. La sua produzione si può infatti considerare un crocevia di vari stili drammatici che fecondamente vengono a contatto. Interessante è sottolineare come il corpus crimpiano offra la quasi completa gamma di relazioni transtestuali menzionate da Genette: intertestualità, paratestualità e ipertestualità. I critici, inoltre, riscontrano nella sua originale opera un'interessante forma di intertestualità interna (o d'autore). Questo articolo si focalizza principalmente sulle strategie ipertestuali crimpiane, esaminando The Misanthrope (1996), spassosa riscrittura dell'omonima pièce molieriana, e Cruel and Tender (2004), efficace versione contemporanea delle Trachinie di Sofocle. L'analisi di queste transdiegetizzazioni, basata sulla lettura comparata di ipotesto e rispettivo ipertesto, mostra come una vicenda possa essere brillantemente trasposta in una cornice moderna e come i materiali del passato possano rivelarsi valide fonti per riflessioni sulla contemporaneità.
The talented playwright Martin Crimp, one of contemporary British drama's best-kept secrets, has shaped a singular transtextual territory, also known as Crimpland . Indeed, his output is a cross-pollination of various dramatic styles which fruitfully intermingle. Remarkably, Crimp's corpus reworks the almost entire range of textual transcendences mentioned by Genette: intertextuality, paratextuality, and hypertextuality. Moreover, critics have noted an interesting form of intra-authorial intertextuality in his highly original output. This article focuses in particular on Crimp's hypertextual strategies by examining The Misanthrope (1996), an entertaining rewriting of Molière's homonymous play, and Cruel and Tender (2004), a brilliant contemporary version of Sophocles' Women of Trachis . The analysis of these diegetic transpositions, based on the comparative reading of the hypotext and its hypertext, shows how a plot derived from past dramatic traditions can be successfully transferred into a modern setting, and how such materials can be effective sources for current dramatic reflections on contemporaneity.
È visualizzato nelle collezioni:Parole rubate / Purloined letters: 2011, 3

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