Please use this identifier to cite or link to this item: https://hdl.handle.net/1889/1197
Full metadata record
DC FieldValueLanguage
dc.contributor.authorTammaro, Anna Maria-
dc.date.accessioned2009-12-18T10:38:34Z-
dc.date.available2009-12-18T10:38:34Z-
dc.date.issued2008-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/1889/1197-
dc.description.abstractLa visione della biblioteca digitale è nata dalla riflessione sui bisogni della comunità scientifica ed è stata per la prima volta indicata da Bush (Bush, 1945) e successivamente ampliata da Liecklieder (Licklider, 1965). Nel suo articolo dal titolo significativo “As we may think”, Vannevar Bush nel 1945, alla fine della Guerra mondiale, identifica le funzionalità di una macchina chiamata Memex: Il Memex è uno strumento in cui una persona può memorizzare ogni suo libro, nota e rapporto, per poterlo ricercare automaticamente con estrema velocità e flessibilità. E’ un’estensione allargata della sua memoria. Consiste di una scrivania e, anche se si può immaginare che possa funzionare a distanza, è soprattutto la postazione a cui lavora. Sulla scrivania vi sono schermi su cui i documenti possono essere proiettati per la lettura. C’è una tastiera ed un insieme di bottoni e leve.it
dc.language.isoItalianoit
dc.rights© Anna Maria Tammaro, 2008it
dc.subjectBiblioteca digitaleit
dc.subjectInfrastruttura globaleit
dc.subjectStudi umanisticiit
dc.titleLa biblioteca digitale verso la realizzazione dell'infrastruttura globale per gli studi umanisticiit
dc.typeArticleit
dc.subject.miurM-STO/08it
dc.description.fulltextopenen
Appears in Collections:Biblioteca digitale - Materiali didattici

Files in This Item:
File Description SizeFormat 
Tammaro Biblioteca digitale per gli storici 2008.pdfArticle238.61 kBAdobe PDFView/Open


Items in DSpace are protected by copyright, with all rights reserved, unless otherwise indicated.