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dc.contributor.advisorFornari, Fabio-
dc.contributor.authorComparato, Giuseppe-
dc.date.accessioned2009-06-26T08:53:26Z-
dc.date.available2009-06-26T08:53:26Z-
dc.date.issued2009-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/1889/1116-
dc.description.abstractIntroduzione: recenti dati epidemiologici dimostrano il progressivo incremento dell’incidenza del carcinoma epatocellulare (HCC) nei paesi industrializzati. La cirrosi epatica rappresenta, a livello mondiale, il più importante fattore di rischio; l’incidenza maggiore si associa alle forme post-epatitiche da HCV seguite da quelle da HBV. Indipendentemente dall’eziologia della cirrosi età avanzata, sesso maschile, severità dell’epatopatia sono importanti fattori predittivi di HCC. Caratteristiche che contraddistinguono l’epatocarcinoma sono l’origine multicentrica e la coesistenza con una malattia epatica cronica. Le dimensioni del nodulo modificano la prognosi e condizionano la terapia. I programmi di sorveglianza, oggetto di continue discussioni, permettono diagnosi precoci; l’ecografia è il mezzo migliore e dovrebbe essere eseguita ogni 6 mesi. Scopo della tesi: riportare i dati epidemiologici e clinici di un’ampia casistica di pazienti affetti da epatocarcinoma seguiti, dal momento della diagnosi in poi, in un unico centro in cui operano medici che condividono le stesse linee guida diagnostico-terapeutiche. In questa realtà la stabilizzazione della patologia cirrotica e la cura delle sue complicanze, così determinanti in termini di sopravvivenza, vengono combinate con il trattamento specialistico della patologia tumorale. Materiali e metodi: studio monocentrico retrospettivo condotto su 328 pazienti cirrotici con HCC consecutivamente ricoverati presso l’U.O. di Gastroenterologia ed Epatologia, Ospedale “G. da Saliceto” Piacenza, nel periodo 2000-2006 e suddivisi in due gruppi a seconda che la diagnosi di HCC sia avvenuta occasionalmente o nell’ambito di un programma di sorveglianza. Di ciascun paziente sono stati raccolti i seguenti dati: sesso, età, storia di abuso etilico, eziologia e severità della cirrosi, presenza di complicanze quali trombosi portale, ascite, varici esofagee e/o gastriche, comorbilità, valore sierico di alfafetoproteina e bilirubina totale, terapia e follow up. Delle lesioni tumorali sono stati valutati il numero, le dimensioni, l’aspetto ecografico e l’esito della biopsia quando eseguita. Su tali dati sono state costruite tabelle di analisi descrittiva ed analisi di confronto tra variabili e sono state elaborate curve di sopravvivenza. Risultati: casistica di 328 pazienti (195/133 M/F, età media 70.7 anni, range 36-94 anni) portatori di cirrosi epatica post-epatitica da HCV nel 78.3% dei casi, da HBV nel 5.5%, da co-infezione HCV/HBV nel 3.8%, post-etilica nell’11.2%. Il 69.5% dei pazienti era in stadio A di Child, il 30.5% in stadio B-C; questi ultimi presentavano una sopravvivenza significativamente (p=0.00001) minore rispetto ai pazienti in stadio A. Ascite era presente nel 18.3% dei casi, varici esofagee nel 51.5% (52.6% F1), gastriche nel 5%, trombosi portale nel 12.7%. I 132 casi (40.2%) diagnosticati al di fuori di un programma di sorveglianza mostravano una sopravvivenza significativamente (p<0.001) minore e si associavano a tumori più estesi e a stadi di cirrosi più avanzati. Il 54.6% dei pazienti presentava una lesione singola, il 45.7% di piccole dimensioni (<3 cm), il 54% ad ecostruttura ipoecogena. I 66 pazienti (20.1%) non trattati, per tumore avanzato e cirrosi scompensata, mostravano una sopravvivenza nettamente ridotta (p< 0.0001) rispetto a quelli che avevano ricevuti i seguenti trattamenti: radiofrequenza 29.9%, alcolizzazione 6.4%, chemioembolizzazione 13.1%, terapie combinate 23.8%, chirurgia (resettiva + trapianto) 6.7%. Il follow up medio è di 23.2 mesi. La sopravvivenza globale a 1 anno è del 74%, a 3 anni del 47%. Discussione: i programmi di sorveglianza permettono di diagnosticare precocemente noduli di epatocarcinoma in pazienti cirrotici con l’opportunità di accedere a molteplici strategie terapeutiche che combinate con la stabilizzazione della patologia cirrotica influenzano la sopravvivenza in modo significativo.en
dc.language.isoItalianoen
dc.publisherUniversità degli Studi di Parma, Dipartimento di Scienze Clinicheen
dc.relation.ispartofseriesDottorato di ricerca in Fisiopatologia epato-digestivaen
dc.rights© Giuseppe Comparato, 2009en
dc.subjectHepatocellular carcinomaen
dc.subjectScreeningen
dc.titleL'epatocarcinoma nell'epoca dello screening ecografico : i dati di un'ampia casistica monocentricaen
dc.title.alternativeHepatocellular carcinoma in ultrasound screening times : a monocentric studyen
dc.typeDoctoral thesisen
dc.description.fulltextopenen
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