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dc.contributor.advisorLuppino, Giuseppe-
dc.contributor.authorGerbella, Marzio-
dc.date.accessioned2009-06-26T07:41:06Z-
dc.date.available2009-06-26T07:41:06Z-
dc.date.issued2009-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/1889/1108-
dc.description.abstractLa corteccia prefrontale ventrolaterale (VLPF) caudale del macaco è delimitata posteriormente dal solco arcuato inferiore, dorsalmente dal solco principale e rostralmente dalla fossetta frontale inferiore ed è costituita da almeno 3 differenti domini funzionali: uno localizzato in corrispondenza del banco anteriore del solco arcuato, i Frontal Eye Fields -FEF-, ed implicato in funzioni di tipo oculomotorio, uno localizzato in corrispondenza del solco principale, implicato nella programmazione di compiti visuospaziali ed infine uno localizzato nella regione della convessità inferiore prefrontale ed implicato nella processazione di informazioni non spaziali in termini cognitivamente complessi. Il nostro interesse si è focalizzato nei confronti della porzione caudale della corteccia prefrontale ventrolaterale, alla luce di recenti studi di risonanza magnetica funzionale, condotti sulla scimmia, che hanno evidenziato la presenza di foci di attivazione, in corrispondenza della porzione più ventrale del solco arcuato inferiore e della regione della convessità localizzata rostralmente rispetto ad esso, durante la visione di azioni biologiche e di stimoli visivi complessi. La VLPF del macaco è stata oggetto in passato di molteplici studi anatomici il cui risultato sono state suddivisioni architettoniche non completamente concordi tra loro che hanno conseguentemente generato conflitti interpretativi riguardanti la localizzazione dei dati funzionali ed odologici e la loro attribuzione alle differenti aree corticali così anatomicamente definite. Recentemente inoltre Petrides e Pandya hanno proposto una parcellazione della VLPF nella quale identificano un'area che ipotizzano, in virtù di analogie morfologiche ed anatomiche, possa essere omologa e precursore dell'area di Broca dell'uomo. L'area è ulteriormente suddivisa dai due autori in due porzioni distinte: una localizzata nella porzione ventrale del banco anteriore del solco arcuato inferiore, denominata 45B, ed una localizzata rostralmente in corrispondenza dell'adiacente convessità , e denominata 45A. I due autori enfatizzano inoltre, allo scopo di avvalorare l'eventuale omologia con la corrispondente area dell'uomo, connessioni che quest'area, considerata come un unicum, mostra con le cortecce uditive del giro temporale superiore in cui sono processate informazioni acustiche di tipo complesso. Alla luce di questi recenti studi di Petrides e Pandya nel nostro lavoro ci siamo focalizzati nel definire se i due settori 45A e 45B dell'area 45 potessero essere considerati distinti architettonicamente ed odologicamente, sia l'uno rispetto all'altro che rispetto alle altre aree della VLPF caudale, ed in secondo luogo nel definire se l'area 45, o esclusivamente una delle sue suddivisioni, potesse corrispondere alla regione della convessità target di proiezioni da regioni uditive di tipo complesso, nella quale sono stati registrati neuroni che rispondono a stimoli communicativi e per la quale è stata proposta un'omologia con la corrispondete area dell'uomo.en
dc.language.isoItalianoen
dc.publisherUniversità degli Studi di Parma, Dipartimento di Neuroscienzeen
dc.relation.ispartofseriesDottorato di ricerca in Neuroscienzeen
dc.rights© Marzio Gerbella, 2009en
dc.subjectPrefrontal cortexen
dc.subjectNeuroanatomyen
dc.titleArchitettonica e connessioni della corteccia prefrontale ventrolaterale caudale della scimmia macacaen
dc.typeDoctoral thesisen
dc.subject.miurBIO/09en
dc.description.fulltextopenen
Appears in Collections:Neuroscienze, Tesi di dottorato

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