DSpace Collection:
https://hdl.handle.net/1889/1741
2023-11-20T05:25:42ZRouge Selavy
https://hdl.handle.net/1889/5208
Title: Rouge Selavy
Authors: Echaurren, Pablo
Editors: Casero, Cristina; Rossi, Valentina
Abstract: Rouge Selavy è il titolo di un lavoro che l’artista progetta nel 1977, anno fondamentale per
Echaurren perché proprio in quella data deciderà di abbandonare momentaneamente
l’arte per dedicarsi alla militanza politica.
Su un quaderno a righe e con una penna blu l’artista elabora uno dei primi progetti dove
emerge la figura di Marcel Duchamp. Infatti, l’opera non realizzata consisteva in un’azione
performativa, una parata per l’esattezza di cui Echaurren scrive: “fare striscioni Duchamp”, quindi secondo l’artista realizzare degli striscioni “muti”, concettuali diremmo, che dovevano mostrare solo degli elementi verbali come il punto interrogativo e di domanda tracciati con un pennarello rosso sul foglio progettuale.2023-02-01T00:00:00ZMonumento Fortuito
https://hdl.handle.net/1889/5207
Title: Monumento Fortuito
Authors: Echaurren, Pablo
Editors: Casero, Cristina; Rossi, Valentina
Abstract: Il progetto di Pablo Echaurren consiste in alcuni appunti scritti a biro blu sopra una pagina di un block notes a quadretti, già dal titolo “Monumento Fortuito” si capisce l’intento dell’artista. Infatti, nel 2015 l’artista romano pensa di realizzare un monumento dedicato a Marcel Duchamp che si radica negli intenti e nelle modalità artistiche e progettuali tipiche dell’artista francese. Per la creazione di questa opera Echaurren riflette sul concetto di caso, dichiarando di voler realizzare il monumento attraverso l’azione di “raccattare per
strada un avanzo, uno scarto umano e eleggerlo a monumento urbano. Ingigantirlo”.2023-02-01T00:00:00ZMon Alice
https://hdl.handle.net/1889/5206
Title: Mon Alice
Authors: Echaurren, Pablo
Editors: Casero, Cristina; Rossi, Valentina
Abstract: Mon Alice è una piccola sculturina in plastica di pochi centimetri (8 x 4 x 3 cm) che funge da maquette per una scultura più grande progettata da Echaurren nel 2018.
La scultura rappresenta Alice nel Paese delle Meraviglie nella versione disneyana, quella ormai radicata nell’immaginario collettivo di grandi e bambini, a cui l’artista romano ha dipinto a china sul volto due baffi e una leggera barbetta.
Fin da subito il lavoro richiama la celebre L.H.O.O.Q., il ready-made rettificato realizzato nel 1919 da Duchamp che rappresenta la Gioconda di Leonardo da Vinci con dei fini baffetti e un pizzetto disegnati sul viso dall’artista francese. Un gioco di ambiguità si cela in entrambi i lavori, sia Monna Lisa che Alice cambiano identità adottando degli elementi tipici della sfera maschile, Echaurren come Duchamp adotta una figura conosciuta, una icona della contemporaneità per apportare dei cambiamenti dettati da un gesto semplice
ed essenziale.2023-02-01T00:00:00ZLooking for a Rembrandt
https://hdl.handle.net/1889/5205
Title: Looking for a Rembrandt
Authors: Echaurren, Pablo
Editors: Casero, Cristina; Rossi, Valentina
Abstract: Il progetto non realizzato rappresenta la scultura in bronzo di una scimmia mentre sorregge con la mano destra un ferro da stiro: se il l’animale è aderente a tutto il lavoro dell’artista declinato all’universo dei primitivi (come ad esempio l’ultimo film Pablo di Neanderthael, uscito nel 2022 e diretto da Antonello Matarazzo) il ferro da stiro richiama in maniera velata la celebre frase di Marcel Duchamp “Usare un Rembrandt come una tavola da
stiro”. Come per le altre opere donate a MoRE, questo progetto non ha una committenza specifica, e i motivi del non realizzato sono di natura logistica e si presentano come degli esercizi teorici su cui l’artista continua ad interrogarsi.2023-02-01T00:00:00Z